“SID The Synt” il sintetizzatore mai nato by Commodore.
Oggi Andy Finkel (storico dipendente e programmatore di Commodore sin dai tempi del C64) ha pubblicato delle foto di un prototipo incredibile! Lo ringrazio per avermi dato il permesso di condividere le sue fotografie e le informazioni che ha divulgato.

Si tratta di un prototipo di un Synth, un sintetizzatore, che la Commodore avrebbe dovuto produrre. E’ composto da una tastiera musicale ed una scheda che dispone di 3 chip SID a bordo da collegare ad un C64, così grazie anche al SID interno del C64 si ottiene una tastiera a 4 voci polifoniche. [Edit: mi fanno giustamente notare che in teoria sarebbero 12 voci, lascio comunque la citazione originale per come è stata riportata nel post di Andy Finkel]

L’obiettivo era quello di fare ciò che poteva fare un Prophet PRO-1, o anche un po’ di più (questo sembrerebbe essere quello che disse Bob Yannes ad Andy Finkel). Sempre a detta dello stesso Andy questo genere di cose era ciò che aveva in testa Bob quando progettò il chip SID.

Questo prototipo è stato presentato ad un CES – Consumer Electronics Show (Purtroppo Andy non riesce a trovare alcuna documentazione su quale sia stato ed in quale anno). Andy Finkel stesso si occupò in prima persona di produrre il software di composizione/riproduzione, che crede di aver chiamato “SidTheSynth” (a detta dello stesso Andy un nome non molto originale). Fred Bowen dovrebbe aver fatto le routine dei driver della tastiera (o Bob Russell, purtroppo Andy non ricorda più i dettagli ma ha promesso di informarsi con i suoi colleghi dell’epoca). [Edit: da un aggiornamento sembrerebbe che il firmware in ROM sia stato invece scritto da Paul Higginbottom e l’hardware realizzato dal gruppo Commodore Dallas.]
La cosa incredibile è che Commodore è fallita nel 1994 e oggi nel 2020 stiamo ancora scoprendo prototipi di dispositivi sconosciuti ai più.

Chissà mai se rivedremo funzionare questo prototipo di sintetizzatore musicale e/o se qualcuno vorrà riprodurre questa scheda!
Tutti i Copyright delle foto sono di Andy Finkel. Utilizzate con autorizzazione esplicita.